«Al Quartiere Italia regna l’abbandono»  – Cronaca



By way of Raffaele Di Palo: strada abbandonata ed ora anche isolata. In uno dei punti strategici per la nuova viabilità tra il Quartiere Italia e i nuovi insediamenti di by way of Cantarella, il Comune sembra essere del tutto assente, dalla manutenzione al far rispettare antichi diritti. In particolare, c’è una stradina di accesso, un tempo ingresso ai prefabbricati che ospitavano la scuola media “Alfonso Gatto”, che viene sbarrata da alcune associazioni per trasformarla in una sorta di parcheggio privato. E così, un paio di centinaia di abitanti, di by way of De Palo e by way of Cantarella sono costrette a fare un lungo giro per passare da un punto all’altro del quartiere, allungando di circa 600 metri. Eppure quel passaggio esiste da oltre trent’anni. «Non si comprende a nome di chi e per quale motivo venga intercluso il passaggio e consentito solo ai privati», affermano i residenti di by way of Di Palo. «Molti, tra bambini e anziani, sono soliti passare per questa strada per raggiungere la fermata del bus o la parte bassa del quartiere oppure i giardini con i giochi e gli orti urbani che sono nella parte superiore».
Di cose che sono ormai abbandonate a loro stesse o all’arbitro ce ne sono parecchie in zona. Gli abitanti mostrano, advert esempio, la fatiscenza in cui versano alcuni locali della vecchia scuola media: «Ci hanno detto che gli edifici della ex “Gatto” sono stati realizzati con amianto, ma non sappiamo se vengano monitorati dal Comune. Qui è tutto all’abbandono. Stradine con pozzetti dei sottoservizi aperti e quindi pericolosi per i pedoni. Recinzione divelta in più punti. Alberi enormi che rischiano di cadere sulla strada e sui fabbricati come già accaduto in passato, da dove “piovono” pigne e rami. Un campetto dove giocano i ragazzi lasciato all’incuria più totale».
L’abbandono caratterizza anche i marciapiedi: «Ormai non li utilizza più nessuno, né gli anziani per andare dal medico di base né le mamme con i carrozzini per raggiungere la pediatra che hanno studio in zona perché è estremamente pericoloso – sottolineano i residenti -. Le radici degli alberi, infatti, hanno fatto sollevare l’intero piano dei marciapiedi ed è facile cadere». Eduardo Barone, residente in by way of Di Palo, aggiunge: «Non ci facciamo mancare proprio nulla, e come completamento all’incuria in tutte e due le strade c’è il libero passeggio di vacche e capre, incurante del transito di persone e auto, sia giorno sia di sera, trattenendosi a brucare l’erba che il Comune gentilmente non taglia per loro. Evidentemente al servizio di manutenzione del verde hanno deciso di contribuire agli allevamenti bovini e caprini della zona». Non mancano, inoltre, i furti. Eppure basterebbe poco per rendere fruibile e sicura una stradina che consente il collegamento tra due aree del quartiere, metterla in sicurezza con una potatura degli alberi e un rifacimento della recinzione. «Il Comune non può ricordarsi dell’ex scuola Gatto solo per appoggiarci le associazioni all’interno, dimenticando le necessità di chi abita in zona. Partiamo dalla stradina di collegamento: non consentiremo la chiusura di una strada a disposizione di un’intera comunità e non solo di chi ha più voce nelle stanze del potere».
Salvatore De Napoli
©RIPRODUZIONE RISERVATA





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