Ho fatto il Cammino Materano: 170 km a piedi da Bari a Matera!
Non posso credere di aver appena terminato il mio nono cammino zaino in spalla: ancora una volta un cammino meraviglioso che mi ha lasciato tanto e che consiglio dal profondo del cuore! Ma bando alle ciance, vi lascio il diario di viaggio del cammino, giorno per giorno. Buona strada 🙂
GIORNO 1
Diario del Cammino Materano che da Bari, zaino in spalla per 170km, ci porterà alla volta di Matera in circa 7 giorni!😍
Pronti, partenza, viaaaaa!! 🎉🎉🎉
Dopo aver trascorso la notte a Bari, abbiamo iniziato ufficialmente il nostro cammino con il timbro sulla credenziale alla basilica di San Nicola di Bari ✨✨✨
Se non ci siete mai statati, andateci! Bari è sempre bellissima, i locali ed i negozi tremendous cool che si affiancano alla tradizione, come le piccole botteghe, i verdurai per le strade, i panifici prelibati, le viuzze strette tutte bianche, le signore delle orecchiette che sono ormai un’istituzione (Alle 9 del mattino abbiamo imbastito un bel dibattito sulla comodità delle ciabatte Vs. la pazzia di arrivare a Matera a piedi 🤣) e tutta la sua meravigliosa arte e architettura (Il Castello normanno svevo e la basilica di San Nicola per esempio 😍).
Oggi è stata una tappa semplice, circa 17km (più tutti quelli che abbiamo fatto per visitate Bari, almeno 5 🤣), però vi posso dire che non sono più abituata e sono arrivata adesso, alle 17 bella stanca? Aiutoooo! Come abbiamo fatto a fare Santiago non lo so, ahahah! 🤣
Però che meraviglia la sensazione di libertà dei cammini: QUANTO CAPPERI MI ERA MANCATAAAAA!!!
Siamo arrivati oggi a Bitetto, dove dormiremo questa notte: spesso le persone questa tappa la saltano: perché è al 100% sull’asfalto, perché passa dalla periferia di Bari (quindi diciamo che a livello paesaggistico non è splendida) e per accorciare un po’ il percorso.
Ma come sapete siamo (Giova in particolare🤣) persone di principio in fatto di cammini, quindi bisogna provare a farlo tutto, a piedi 🤣
Non chiedetemi delle vesciche perché penso che chiederò prima o poi advert un medico di abbattere il mio mignolino 🤣
GIORNO 2
Giorno 2 del Diario del Cammino Materano che da Bari, zaino in spalla per 170km, ci porterà alla volta di Matera in circa 7 giorni! ✨
BARI ✔️ BITETTO ✔️ Direzione CASSANO DELLE MURGE 🚶♀️
Posso esordire dicendo che sono le ore 18 e sono stanca m☠️rta alla superb della seconda tappa mentre vi scrivo? 🤣
Sarà che sono “fuori allenamento da cammino” dopo 7 mesi, ma 25 km zaino in spalla sono belli tosti e raga! Soprattutto se li fai tutti a fuoco perché sei partita tardissimo stamani perché sei rimasta a visitare le bellezze di Bitetto 🤪🤪🤪 Su Santiago siamo arrivati a forty five km e mi chiedo come cacchiarola sia stato possibile…
Proprio vero che nei Cammini ci si allena camminando, quindi nessuna paura di buttarvi in queste nuove avventure! 🙂
Oggi è stata una tappa camminata da Bitetto a Cassano delle Murge tutta tra i campi di ulivi, simbolo della Puglia: tra questi trulli diroccati o antichissimi, muretto a secco e vecchie masserie. Per tutto il tempo il temporale ha minacciato pioggia da lontano ma, salvo qualche sparuta gocciolina, ci è andata molto bene!
Dopo aver parlato tanto a Bitetto con Ester e Mino, che ci hanno fatto da ciceroni nella loro bella città, così sottovalutate mai così piena di storia e di arte, tappa, questa di oggi invece molto solitaria. Non abbiamo incontrato nessuno se non qualche contadino lontano in mezzo agli ulivi.
Molto triste invece vedere la quantità incredibile di rifiuti che si trovano ovunque, dai campi ai bordi delle città, questo ci è proprio dispiaciuto, vedere oggetti lasciati così, in mezzo aI bellissimi ulivi. Amici pugliesi, non si può fare niente per questo? Come sono le discussioni su questo aspetto? Ci ha pianto proprio il cuore. Fatemi sapere 🥲
GIORNO 3
Giorno 3 del mio diario del Cammino Materano che da Bari, zaino in spalla per 170km, ci porterà alla volta di Matera in circa 7 giorni! ✨
In questi 3 giorni di cammino ho capito (anzi riconfermato) due cose:
- ormai ho appurato che per la conformazione (orribile) del mio mignolino del piede sarà destinato a farsi una bella corazza di vesciche qualsiasi cosa io faccia e qualsiasi scarpa io metta durante qualsiasi cammino. Ciò che è cambiato rispetto agli altri cammini è cosa imparato su come si affrontano le vesciche e come si curano. Magari ci faccio un video perché credo che l’esperienza di altri possa aiutare. Vi aggiorno.
- Su Santiago si cube che la prima settimana sia per il corpo, le altre per la mente e per lo spirito: quanto è vero! La prima settimana è sempre la peggiore per il fisico: dolori muscolari, articolari, vesciche.. è nella prima settimana che arriva tutto ciò che deve arrivare. Poi il corpo “si allena” (no la verità è che puoi fare qualsiasi cosa a casa ma nei cammini ti alleni solo facendoli, certo, bisogna essere un minimo allenati, non consiglierei a nessuno di iniziare facendo 25km dal niente con uno zaino..) e se riesci a capire come gestire il tuo corpo dovresti andare liscio nelle settimane a seguire. Beh, nei cammini corti come questo (7 giorni) so già che quando inizieremo a macinare tanti km senza più stanchezza, sarà l’ora di tornare a casa. Ma così funzionano i cammini 🙃 Ve lo dico per prepararvi ma anche per dirvi di resistere, non preoccuparvi, è tutto normale!
I 27 km di oggi sono stati i più belli del cammino fino a questo momento: dopo 25 km di ulivi senza nessun ristoro (un po’ duri per la mente) della tappa di ieri ed i primi 18 km alla periferia di Bari nella prima tappa (non bellissimo paesaggisticamente), oggi abbiamo goduto tanto! Boschi, sentieri, sterrati, asfalto, km e km di muretti a secco (che qui sono patrimonio UNESCO) di fianco a noi.
In questo periodo non ci sono Pellegrini (dopo il growth delle feste natalizie che ha fatto registrare moltissime presenze), così anche questa tappa è stata solitaria: abbiamo conosciuto il sindaco di Cassano, anche lui sul percorso per una camminata mattutina, con il quale abbiamo scambiato 4 chiacchiere (ci aveva scambiato per stranieri 😂) e abbiamo fatto una bellissima pausa da Giovanni, del B&B Aroma che si trova in piena campagna lungo il percorso (un’oasi meravigliosa in mezzo al niente!) con il quale abbiamo parlato a lungo del cammino. Dopo Santiago ci siamo accorti che in tutti i cammini cerchiamo le storie, il contatto con le persone. La troviamo una cosa bellissima.
Se volete fare il cammino in compagna di tante persone la primavera e le feste / ponti sono i momenti migliori ci hanno detto (evitate da giugno a settembre per il troppo caldo)
Tra una chiacchiera e l’altra poi ci siamo attardati, così, ancora in cammino è scesa la notte ma anche un meraviglioso tramonto. Abbiamo incontrato anche dei cani randagi ormai di notte in campagna, erano molto spaventati da noi, nessun pericolo anche se li per lì mi sono un po’ spaventata: cercavano del cibo, così le ultime focacce del giorno sono a andate a loro 🥺
GIORNO 4
Giorno 4 del mio diario del Cammino Materano che da Bari, zaino in spalla per 170km, ci porterà alla volta di Matera in circa 7 giorni! ✨
📌 Da Santeramo advert Altamura, 25 km, 7 ore e 30 minuti
Vi devo assolutamente fare l’aggiornamento su come gestire le vesciche in cammino perché forse ho trovato una quadra 😏
Oggi la giornata è stata meno stancante delle altre, il nostro corpo sta iniziando advert andare da solo ✌🏻Certo, qui sono le 20, stiamo per andare a cena e non vedo l’ora del letto ehehe🤪
Ecco, una cosa particolare di questo cammino, rispetto a tutti gli altri che abbiamo fatto, è che gli orari sono “allungati”: nel senso, di solito, nei cammini alle 19 massimo si è a tavola, così “presto presto a nanna che la mattina sveglia presto” e all’alba si inizia a camminare per sfruttare meglio la mattinata. Qui prima delle 20-20.30 è difficile trovare cena, quindi si va a letto più tardi ed inesorabilmente si parte più tardi. In inverno dunque, quando il sole tramonta presto come adesso, occorre macinare bene i Km camminando piuttosto svelti per non arrivare troppo con il buio (che poi, frontaline e passa la paura del buio in cammino!). Però se siete alle prime armi meglio fare il cammino quando si hanno più ore disponibili per camminare, come la primavera o l’autunno!
Advert ogni modo, oggi tappa STUPENDA da Santeramo advert Altamura, perché tutto attraverso il territorio incredibile dell’Alta Murgia, tra le più importanti aree steppiche d’Italia con muschi, licheni, rocce affioranti e campi sterminati. Un paio di masserie lungo la strada che offrono riparo (Sì, oggi tappa tra pioggia e sole!) e qualche chiacchiera e poi, tutta, infinta, natura senza incontrare nessuno se non qualche cavallo o mucca al pascolo (qui la carne di cavallo è una specialità!) e diversi cani e gattini 🤪
Ma che posto incredibile è la Murgia? Wowwww
GIORNO 5
Per la nostra TAPPA 5 (la terzultima!) del Cammino Materano (il Cammino che da Bari, zaino in spalla per 170km, arriva a Matera) siamo partiti da Altamura direzione Gravina!
Potevamo non passare, prima di incamminarci verso Gravina, dal forno più antico di Altamura (Forno Antico Santa Chiara) per capire qual è il segreto di queste focacce spettacolari e del pane più famoso d’Italia? 😍
Qui abbiamo incontrato Gian Vito, un ragazzo di 25 anni che a tutti gli effetti porta avanti l’attività tramandata in famiglia. E ci ha spiegato un sacco di cose!
In primis il forno: il forno realizzato con una pietra ormai introvabile risale al 1380 ed è talmente enorme da poter contenere più di 300 pani contemporaneamente, così giusto per darvi un’thought. È talmente gigante che non viene mai spento dagli anni ‘70 e le pale per infornare il pane sono lunghe metri, metri e metri!
Poi ovviamente la farina, la maestria della lavorazione, l’acqua di qui, il legno di quercia, le quintalate di olio pugliese per la focaccia che advert Altamura viene cotta direttamente sulla pietra e non in teglia e un pizzico di amore.
E grazie Gian Vito per la tua gentilezza! 🙂
Dopo aver infornato e mangiato focaccia e pane caldo come se non ci fosse domani e averne comprate anche una quantità indicibile per la giornata (naturalmente 10 minuti dopo aver fatto colazione), siamo partiti alla volta di Gravina durante la tappa più facile del cammino: 22 km lisci lisci.
GIORNO 6
Arrivederci Puglia, benvenuta Basilicata: amici, penultima tappa del nostro Cammino Materano che posso dire, sono orgogliosa di me di aver percorso 😵💫😵💫😵💫😵💫
📌 Da Gravina al Santuario di Picciano
30 km – tappa e giorno 6
Orgogliosa di me perché alle 6.30 mi sono svegliata MALISSIMO: non so se è stato qualcosa di mal conservato oppure l’aver accarezzato tanti gattini randagi e non aver fatto attenzione durante il pranzo al sacco, ma veramente ho avuto momenti mistici 🤣🤣🤣(ora rido lì per lì stavo veramente male!)
A quel punto una decisione non facile: mollare e saltare la tappa oppure provare a percorrerla nonostante tutto, anche perché avevamo promesso che l’avremmo fatto insieme ai ragazzi di @Camminiditalia Vins e Cecilia, entrambi pugliesi.
Così mi sono fatta forza, pensando che in qualche modo, se non ce l’avessi fatta, avrei trovato un passaggio lungo la strada, e sono partita.
Con la forza donata da un pacchetto di cracker, del pane di Altamura e dell’acqua (si letteralmente ho mangiato solo pane e acqua 🤣), dopo momenti iniziali di sconforto, visto che la tappa inizia in salita, sono arrivata alla superb!
Con gentile aiuto di Giovanni che si è preso nel suo zaino un paio di kg del mio, per alleggerirmi un po’ 🤪
E sono stata fortunata di essermi ripresa perche questa tappa meritava davvero: insieme a quella che attraversava la Murgia la più bella in assoluto! ✨✨
Lunga, con qualche salita in più delle altre, per colpa mia siamo arrivati ormai con il buio! Ma è stato molto suggestivo percorrere i primi Km in Basilicata con il tramonto e vedere il santuario di Picciano in alto, con le sue luci, come, letteralmente, un faro in mezzo alla notte.
Abbiamo pernottato alla Masseria La Fiorita che è stata un spettacolo vero. Nelle tales vi spiego perché! Merita una visita!
GIORNO 7 – L’ARRIVO
Cammino Bari – Matera, 170 km ✅
Mi è sempre difficile raccontare l’emozione dell’arrivo di un Cammino, il momento in cui raggiungi la tua meta, il tuo obiettivo e poi cease. Devi fermarti, dopo così tanti km sulle tue spalle.
Sì, certo c’è la gioia dell’arrivo, perché sai che ancora una volta hai vissuto qualcosa che ti porterai nel cuore per sempre: perché la verità è che i cammini sono per lo spirito e non per il corpo.
E ciò che mi porterò dietro da questo cammino è ciò che ci hanno trasmesso le persone di questi luoghi: quanto siano orgogliose della propria terra e di farla conoscere alle altre persone. I referenti di tappa, le persone che hanno deciso di fermarsi per parlare con noi durante il cammino, le persone che ci hanno accolto nelle loro masserie per una pausa acqua, o nei loro alloggi.
Perché la verità è che spesso queste sono zone poco conosciute e cariche di pregiudizi: qui il turismo si concentra in luoghi further famosi, presi d’assalto dal turismo di massa. E tutto il resto spesso viene dimenticato. I km di strade sterrate tra i muretti a secco e gli ulivi, le rocce affioranti tra il verde nell’immensità della Murgia puntellata da animali al pascolo, le migliaia di masserie diroccate e abbandonate tra km di campi abbandonati dove la natura ha ripreso il sopravvento, i boschi, uuuuh quanti boschi, le infinite colline rotonde verdi brillanti per le nuove coltivazioni che per certi versi ricordano la mia Toscana, i piccoli paesini che sono una poesia e che nascondono al loro interno piccoli tesori, che non stanno in locali all’ultima moda ma in arte e quella genuinità che se si perdesse sarebbe davvero un peccato.
Il Cammino, con il suo ritmo lento ti permette di uscire dagli schemi dei “soliti posti” dagli schemi delle “solite cose che si vedono” e ti lascia più ricco di prima.
L’unico proforma è sempre lo stesso. Fermarsi.
Intanto Matera al crepuscolo ci accoglie così, con questa magia.
Bellissimo cammino, ancora una volta..