Luca Volpe è oggi riconosciuto come il più famoso mentalista
italiano e uno dei maggiori esponenti del mentalismo a livello
internazionale. Con oltre venticinque anni di carriera, ha portato
i suoi spettacoli in più di cinquanta Paesi, incantando il pubblico
con performance che fondono psicologia, suggestione e
intuizione.
Definito dai critici come “l’artista che ha ridefinito il concetto di
mentalismo moderno”, Volpe ha saputo trasformare la sua
passione in un’arte raffinata, capace di coinvolgere e stupire
platee di ogni genere. Oltre al successo sul palcoscenico, è
anche un apprezzato consulente creativo per importanti
produzioni televisive e format di intrattenimento in tutto il
mondo.
Autore di numerosi libri e materiali didattici tradotti in diverse
lingue, Luca Volpe è considerato un punto di riferimento per
professionisti e appassionati del settore. La sua combinazione
di carisma, empatia e tecniche mentali lo ha reso una vera e
propria icona del mentalismo contemporaneo, richiesto in
particolare dal jet set internazionale e dalle grandi aziende di
lusso.
Intervista esclusiva a Luca Volpe
D: Luca, come nasce la tua passione per il mentalismo?
R: Tutto è iniziato quando ero ragazzo. Ero affascinato dall’idea
di capire come funziona la mente umana e come i pensieri
possano essere influenzati o interpretati. Con il tempo ho
studiato psicologia, comunicazione e tecniche di mentalismo, e
ho capito che potevo trasformare quella curiosità in un’arte
capace di emozionare le persone.
D: Cosa rende unico un tuo spettacolo rispetto ad altri
artisti del settore?
R: Ogni mio spettacolo è costruito sull’interazione con il
pubblico. Non è solo una dimostrazione di abilità mentale, ma
un’esperienza emotiva condivisa. Voglio che ogni spettatore si
senta parte della magia e si porti a casa un ricordo personale.
Inoltre, cerco sempre di rinnovare i miei numeri e di unire
intrattenimento e introspezione.
D: Sei definito il mentalista italiano del jet set
internazionale. Sappiamo che hai lavorato per personalità
di altissimo livello, tra cui il regista Michael Bay e la
modella Sara Sampaio, e per aziende internazionali di lusso
come Amazon, Rolex e Qatar Airways. Hai ricordi in
particolare legati a questi momenti?
R: Sì, tanti. Ma più che un singolo momento, per me è
significativo ciò che riesco a creare con la mia professione. Il
mentalismo si basa sulle emozioni e sulla connessione umana.
Quando mi esibisco per platee così diverse, sia che si tratti di
un CEO, di un regista di Hollywood o del pubblico di un teatro,
capisco che il linguaggio delle emozioni è universale, e che il
mentalismo può unire le persone anche senza bisogno di
parole.
D: Nella tua vita artistica sei stato ospite di molte
trasmissioni nazionali e internazionali, come ad esempio
"Fool Us" di Penn & Teller sulla TV americana in diretta da
Las Vegas e, in Italia, in moltissimi programmi di Rai Uno
come "Stasera tutto è Possibile", "Vieni da Me" e molti altri.
Hai dei momenti particolari legati a queste trasmissioni?
R:Sono stato incredibilmente fortunato a collaborare con figure
di spicco della televisione italiana: da maestri come Maurizio
Costanzo e Pippo Baudo, fino ad arrivare a colleghi più recenti
come Amadeus. Da ognuno ho appreso l'arte complessa di
gestire la presenza scenica televisiva, fondamentale per il mio
tipo di lavoro. L'esperienza a Vieni da Me con Caterina Balivo,
dove ero ospite fisso, è stata particolarmente significativa. Non
solo a livello televisivo, ma anche creativo: ho avuto modo di
ideare esperimenti originali per coinvolgere i vari VIP in studio,
un lavoro che mi ha divertito moltissimo. Altrettanto positiva è
stata la collaborazione con Bianca Guaccero su Rai Due, dove
avevo uno spazio settimanale di 15 minuti. Insieme,
realizzavamo divertenti siparietti di mentalismo e linguaggio del
corpo.
D: Sei reduce con il tuo nuovo show dal Magic World di
Vienna, uno dei luoghi più ambiti dai tuoi colleghi. Sei il
primo mentalista italiano ad essersi esibito in questo
spazio così esclusivo. Puoi raccontarci del tuo nuovo
show?
R: Sì, è stata una grande emozione esibirsi in questo teatro
magico, visitato da un pubblico internazionale e dove si sono
esibiti i più grandi nomi della magia. Essere il primo mentalista
italiano è davvero una grande soddisfazione. Il mio nuovo show,
"Right Before Your Eyes", è un viaggio attraverso le mie due
grandi passioni: la magia e il mentalismo. È uno spettacolo
totalmente interattivo dove il pubblico diventa protagonista di
incredibili illusioni della mente. Magic World è un posto davvero
magico creato da due esponenti del mentalismo internazionale
Anca e Lucca Lucian e sono stato onorato che mi abbiano
voluto a presentare il mio nuovo spettacolo.
D: Oltre agli spettacoli, sei anche autore e consulente. Tra
le altre cose, hai anche recentemente pubblicato un libro
per bambini, vero? Come si concilia questa parte del tuo
lavoro con quella artistica?
R: Scrivere e fornire consulenza ad altri artisti o produzioni
televisive non è altro che un'estensione naturale del mio
percorso: un modo per condividere la mia esperienza e
contribuire attivamente alla crescita del mentalismo come forma
d'arte, stimolando al contempo la mia creatività e la mia
continua ricerca. Sul fronte editoriale, ho pubblicato tre opere
destinate al grande pubblico. I miei primi due saggi, "I Consigli
della Volpe" e "Maghi della Vendita", hanno riscosso un
notevole successo, amplificato dalla presentazione nel
programma di Gigi Marzullo su Rai Uno, che è stato un decisivo
trampolino di lancio come scrittore. Il mio libro più recente è la
favola in lingua inglese "Lily's Secret Calling". Questa storia,
che segue la bambina Lily e la sua amica fatina Aster, è
pensata per motivare i giovani lettori a credere nei propri sogni
e a superare con coraggio le difficoltà della vita per raggiungere
i propri obiettivi.
D: Cosa pensi sia il segreto del successo di un mentalista?
R: Credo che il vero segreto sia l’autenticità. Il pubblico
percepisce subito se un artista è sincero o meno. Il mentalismo
non è solo tecnica, ma empatia, comunicazione e capacità di
connettersi con le persone. Quando riesci a creare quella
connessione, la magia accade davvero.
D: Quali sono i tuoi prossimi progetti?
R: Sto lavorando a nuovi format internazionali e a uno
spettacolo teatrale che porterà il mentalismo a un livello ancora
più immersivo. Inoltre, continuo a tenere workshop e conferenze
per diffondere la cultura di questa straordinaria arte in tutto il
mondo. Sto anche lavorando a un nuovo show appositamente
per eventi aziendali, che avrà al suo interno anche messaggi
specifici per motivare le persone a superare i propri limiti.

