Per il 19enne spagnolo, numero 2 al mondo, è il 7° titolo in carriera. Tornava da uno cease di 4 mesi per infortunio
Il settimo sigillo di Carlos Alcaraz arriva a Buenos Aires, Argentina, in un torneo Atp 250 magari senza grosse pretese, ma che è stato vinto e portato a casa senza troppi patemi d’animo. Giusto per far capire al resto della truppa, in particolare al rivale per il numero uno Novak Djokovic, che il 2022 non è stato solo un caso. E in realtà nessuno lo pensava, ma certo nel periodo tra la high quality dello Us Open e questo inizio di 2023 non period stato proprio dei migliori, per il fenomeno di Murcia, che ricordiamolo non ha nemmeno vent’anni.
un buon take a look at
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Alcaraz ha dunque vinto il settimo torneo della carriera, dove period testa di serie n.1, battendo in finale Cameron Norrie (testa di serie numero due), in una partita che fino al 5-3 del secondo set stava filando through liscia come l’olio, per lo spagnolo. Poi un break di Norrie all’improvviso ha allungato il match, ma nemmeno di tanto, visto che alla high quality Carlos ha ribrekkato il britannico sul 6-5, chiudendo così 6-3 7-5 in un’ora e 33 minuti. Non male come rientro, dunque, per il classe 2003, atteso certamente da sfide più impegnati e take a look at più probanti. Non è ancora l’Alcaraz che conosciamo, molto più asciutto fisicamente e meno potente, ma già così sarebbe un cliente bruttissimo per chiunque. Alcaraz ha vinto la settima delle nove finale disputate, ed è curioso che le uniche due perse siano arrivate entrambe con giocatori italiani (Sinner advert Umago e Musetti advert Amburgo, entrambe scorso anno). In questo modo l’allievo di Juan Carlos Ferrero mantiene viva la possibilità di tornare numero uno già la settimana prossima, seppur a pari merito con Novak Djokovic: gli basterà vincere, si fa per dire, l’Atp 500 di Rio de Janeiro, in programma questa settimana. In quel caso arriverebbe a 6.980 punti, esattamente come il tennista serbo.
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