Barcelona Bridal Trend Week raccontata dalla nuova direttrice


L’appuntamento con Settimana della moda nuziale di Barcellona è dal 19 al 23 aprile. L’evento internazionale in cui vengono presentate le nuove collezioni di abiti da sposa, sposo, cerimonia e accessori, conferma il suo format vincente tra sfilate, eventi e serate a tema. Il tutto ruota intorno allo spazio della fiera dove i model provenienti da ogni parte del mondo svelano ai purchaser le ultime tendenze. La novità della prossima edizione è il cambio di direzione dell’evento che vede l’insediamento di una nuova direttrice che continuerà a portare avanti l’eccellente lavoro svolto negli ultimi 8 anni dall’italiana Estermaria Laruccia. Il nuovo volto della manifestazione sarà Albasari Caro (sotto): conosciamola meglio…

settimana della moda sposa di barcellona

per gentile concessione del marchio

Cosa significa per lei far parte del sistema sposa internazionale?

«Significa soprattutto orgoglio, emozione e anche una grande responsabilità nei confronti dei marchi e del mercato, dei compratori, dei distributori e dei retailers, delle spose… insomma di tutti coloro che compongono l’ecosistema dei professionisti della moda sposa. Attualmente stiamo lavorando all’organizzazione della prossima edizione della BBFW con l’entusiasmo e la professionalità che l’evento chief mondiale del settore richiede. Il mio contributo sarà quello di portare la mia conoscenza della moda e della sposa per avvicinare questo grande evento alle esigenze dei nostri espositori e purchaser».

Quali valori avete trovato e quali volete migliorare?

«Tutti i valori fondamentali, compreso il concetto di “evoluzione”, sono sempre stati pienamente integrati nel discorso generale dell’evento. Ora vorremmo anticipare i tempi ei cambiamenti di un mercato particolarmente dinamico, che riflette più di altri settori le preoccupazioni, le esigenze e le abitudini di consumo delle nuove generazioni. L’obiettivo è continuare a promuovere i nostri ideali di innovazione, sostenibilità, artigianato e il legame con l’arte attraverso lo “storydoing”, ossia la narrazione attraverso i fatti, sempre di pari passo con lo storytelling».

Le novità più interessanti che vedremo nell’edizione di aprile?

«Un’attenzione particolare alla sostenibilità, all’artigianalità e al riconoscimento dei marchi che offrono la massima qualità e che rientrano nei nostri principi e valori. Per i dettagli è presto, non possiamo ancora anticipare molte delle iniziative che sono attualmente in cantiere».

Come vede l’industria della sposa in questo momento?

«Come ci aspettavamo, dopo due anni di immobilità c’è stato un growth di matrimoni, tra quelli rinviati per la pandemia e tanti altri che si sono aggiunti. Il settore sta vivendo un momento molto positivo e il futuro dovrà incontrare dai marchi disegnando le strategie di mercato più acceptable per ogni Paese».

Quali sono le sue aspettative per la prossima edizione?

«Il nostro evento si evolverà apportando innovazioni inventive per soddisfare la domanda attuale, sia professionale sia quella del cliente finale, con particolare attenzione all’offerta. Del resto la sostenibilità è un valore sempre più importante per le nuove generazioni, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico. Stiamo lavorando per trasformare questo aspetto nella realtà dell’evento, in modo tangibile, non solo nei materiali che utilizzeremo nell’allestimento, ma anche in altri ambizioni: concetti come km 0 e il lusso dell’unicità, vanno a favore dell’artigianalità, del prodotto locale fatto a mano. Disegnare e confezionare un vestito è un mestiere, uno dei più antichi, ed è sempre il risultato della creatività, della passione e del lavoro fatto bene, che nasce anche dal saper bilanciare con equilibrio, tradizione e innovazione. Questo è esattamente lo stesso concetto che vogliamo proporre a partire dall’edizione 2023 della BBFW».



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