Casa Sanremo? Lo lascio perdere. Non è un marchio a mio parere utilizzabile da nessuno

 






Colui che aveva dato il via ad una querelle mediatica e ad una serie di presunti insulti pubblici a suo discapito, dichiara ad una conferenza stampa che non si presenterà per avanzare ulteriori richieste o pretese, sul brand "Casa Sanremo".

DEVIS PAGANELLI : "Non mi presenterò e non mi opporrò al provvedimento ex 700 di Imperia che mi ha invitato, in attesa dell'udienza fissata per metà settembre a non utilizzare il marchio 'Casa Sanremo', fino alla comparizione delle parti e all'audizione delle stesse" esordisce Devis Paganelli durante la conferenza stampa tenutasi a Rimini in relazione alla vicenda che lo vede protagonista di questa intrecciata situazione.

Nel mese di Luglio scorso, l'imprenditore Devis Paganelli, già titolare di format di successo rese noto l'eventuale avviamento di un contest dal titolo "Casa Sanremo" da pianificare proprio durante il Festival di Sanremo.
Non si fece attendere la reazione di Vincenzo Russolillo, depositario e intestatario di un marchio dal nome omonimo da diversi anni utilizzato per un contest proprio a Sanremo.
Russolillo chiede e ottiene un classico provvedimento cautelativo ex 700 che in attesa di ascoltare le parti per comprendere le rispettive ragioni, impedisce a Paganelli l'utilizzo del marchio.

Ma durante la conferenza stampa di ieri 02 settembre a Riccione, Devis Paganelli diffonde la notizia di non volersi presentare all'udienza fissata per metà settembre, rilasciando dichiarazioni che aprono a valutazioni di legittimità del brand Casa Sanremo: "Intanto voglio riportare alcuni passi sulle norme per registrare un marchio, entrando nel merito dell'utilizzo del termine ''Sanremo' vicino al termine 'Casa' : La normativa prevede che non possono essere registrati come marchio le indicazioni geografiche. Tale divieto, tuttavia, pare che non sia assoluto. Invero, la possibilità di registrare come marchio un nome geografico (città, regione, paese, ecc.) è ammessa solo quando non ha alcuna relazione con il prodotto o il servizio che contraddistingue, ma si presenta come nome di pura fantasia ed è percepito come tale dal consumatore. Detto ciò, Casa e Sanremo non si presentano certo come nome di pura fantasia e sicuramente non è relativo ad un marchio di biscotti. Il marchio è utilizzato proprio per un evento che ha come finalità quella di creare una Casa, che si chiama appunto Casa Sanremo. Ergo, a mio parere il brand è illegittimamente utilizzato".

Eppure il marchio è utilizzato da anni Sig. Paganelli
 "Premetto che Consorzio Gruppo Eventi non ha mai registrato il marchio nelle classi 'eventi' e 'produzioni tv' e che il marchio che Gruppo Eventi ha registrato tanti anni fa nel settore pubblicitario non è mai stato utilizzato se non per una prima edizione e quindi a mio parere nel rispetto delle norme comunitarie da considerare quel marchio, un marchio decaduto. Ritengo, anche dopo una valutazione con i miei legali, che non ci siano le condizioni per procedere con pratiche finalizzate a vedermi riconoscere dei diritti. Ma la sorpresa vera è che non ritengo di avere diritto di registrare quel marchio per le stesse motivazioni che ritengo essere applicabili per Vincenzo Russolillo che attualmente lo utilizza proprio per l'organizzazione di un evento che si tiene proprio a Sanremo e che solo questa estate per rendere il brand più nazionale dopo la mia richiesta di registrazione, ha utilizzato in giro per le regioni. Infatti il termine 'Sanremo' è di proprietà dell'amministrazione comunale della Città dei Fiori e l'utilizzo della parola 'Casa' vicino alla parola 'Sanremo', per un evento che si definisce la Casa del Festival, non lascia a mio parere ombra di dubbio sull'illegittimità dell'utilizzo. Nel merito, non mi risulta che l'amministrazione comunale abbia mai deliberato l'autorizzazione all'utilizzo del marchio 'Casa Sanremo' e in applicazione delle norme, per quanto sia l'amministrazione a cedere in locazione/concessione il Palafiori dove si svolge la manifestazione, non è mai stata deliberata espressamente  una vera autorizzazione all'utilizzo del brand 'Casa Sanremo'. E oltre questo,  non può certamente passare questa concessione, come concessione per utilizzo con silenzio assenso dal momento che in questi casi è indispensabile anzi dovuta e doverosa comunque una delibera. A questo punto quindi, perché andare a far valere le mie ragioni per cercare di ottenere l'assegnazione di un brand che a rigor di logica non può essere di nessuno se non del Comune di Sanremo che è l'unico potenzialmente ad averne titolo? E poi mi chiedo, se l'amministrazione non ha effettivamente mai deliberato questa autorizzazione pur rimanendo in silenzio, sempre che non venga smentito da documenti che non conosco, è forse ipotizzabile qualche abuso d'ufficio o mancanza da parte di chi deve occuparsi di questi aspetti?".

Ci spiega cos'è un provvedimento ex 700?
"A differenza di ciò che Gruppo Eventi ha voluto far credere con alcuni post apparsi online, l'ex art.700 è semplicemente un provvedimento che sottolineo essere esclusivamente cautelare. Il giudice si esprime a tutela delle parti sospendendo momentaneamente l'utilizzo di un brand ad esempio, prima di esprimersi sull'uso o meno legittimo di una o di entrambe le parti dopo averle ascoltate e dopo aver appreso prove e informazioni da entrambe. Spesso capita che poi il giudice lasci che il brand venga utilizzato da entrambi lasciando che sia il mercato a decidere chi lavora meglio. Ma nel mio caso non andrò a far valere le mie ragioni perché come ho già detto, ritengo che l'utilizzo di quel marchio sia a mio parere non rispettoso delle norme e quindi ritengo inutile battersi per vedermi assegnare eventuali ragioni da un giudice, quando poi in qualsiasi momento l'amministrazione comunale potrebbe vietarmene l'uso. E ribadisco, per il termine Casa vicino al termine Sanremo e per l'uso del brand per il tipo di evento organizzato".

E quindi Paganelli finisce qui? 
"Finire qui no, perché qualcuno ha fatto affermazioni pubbliche pesanti per le quali ho depositato denuncia querela pertanto ora vediamo cosa accadrà sotto il profilo penale. Oltre ciò in virtù di quelle che reputo essere grandi inadempienze contrattuali, ho avviato una causa legale con il supporto dello Studio Legale De Sio di Rimini che mi assiste per il recupero di ingenti somme. Anche qui, ho tentato per buon senso, di trovare soluzioni transattive ma non ho trovato altrettanto buonsenso dall'altra parte, o meglio ho trovato solo prese per i fondelli come avrò modo di raccontare in seguito. Senza entrare nel merito poi di alcune dichiarazioni che ho raccolto su affermazioni fatte sul mio conto in diverse occasioni proprio da chi ho querelato e ciò sia chiaro, a prescindere dagli aspetti di legittimità o meno dell'utilizzo del marchio Casa Sanremo in quanto su questi aspetti il mio parere rimane tale con o senza transazione".

Niente Casa Sanremo di Paganelli?
Per quel che riguarda il mio evento, certo che ci sarà. A Sanremo quest'anno ci sarà anche la mia "Casa del Festival", un evento itinerante che sarà presente in vari festival di rilevanza internazionale. Sarà un contest di grande appeal a mio parere ma soprattutto senza una possibile violazioni nei confronti dell'amministrazione comunale quando saremo a Sanremo per esempio. Il concept "La Casa del Festival" (www.casadelfestival.it) che porterò a in tante città non avrà nulla a che vedere con altri. Noi ad esempio, senza riferimenti ovviamente, non distribuiremo migliaia di pasti gratis o addirittura pizza per tutti portando via economia al territorio. Se lo facessimo porteremmo via dai 300 ai 500 mila euro di fatturato ai ristoranti locali per capirci.  E io ne so qualcosa avendo per diversi anni usufruito di servizi che ho notato determinare questa situazione antieconomica per la città. E' ridicolo concedere un palazzo comunale in gestione a società a fronte di un introito X a favore delle casse pubbliche, quando poi in quella città vengono a meno per assurdo e per fare un esempio €200.000 di fatturato ai ristoranti e pizzerie del territorio o sbaglio? Ovviamente è solo un esempio con conti approssimativi e forse inverosimili ma l'esempio è calzante"

Ma parliamo del suo di format Casa del Festival allora.
"Il mio format è concentrato nell'assegnazione Award Contest quotidiani, per premiare eccellenze e carriere di prestigio con il 'Cavaliere d'Oro - Premio alla Carriera' in ambiti come spettacolo, cultura, moda, televisione, imprenditoria. Poi contest canori per dare spazio a nuovi talenti grazie ad una vetrina che permette a chi ama la musica di mettersi in mostra. Il tutto a favore e sostegno ad attività solidali e quindi umanitarie per contribuire a rendere migliore la vita di chi è in difficoltà.  Progetti che hanno una vision totalmente differente dal mero aspetto commerciale che si riscontra nelle altre realtà".