Il mondo dell’industria e del commercio è costretto a riconvertirsi e reinventarsi in seguito alla crisi mondiale dovuta al coronavirus. È quello che sta succedendo ad una compagnia aerea a causa del Covid 19, che pur non effettuando una vera e propria riconversione ha cominciato a vendere piatti e stoviglie. Detto così sembra curioso, ma andiamo a scoprire più nel dettaglio cosa sta accadendo alla British Airways.
A causa della riduzione del numero di voli
dovuto alla pandemia di Covid-19, la compagnia ha praticamente deciso di
recuperare denaro vendendo gran parte dello stock inutilizzato destinato ai pasti
a bordo. Si tratta della maggiore compagnia aerea britannica, la quale ha cominciato
a vendere piatti e stoviglie su Whatabuy, un celebre sito inglese di
shopping online.
In realtà proprio poco prima del
diffondersi del coronavirus la compagnia aerea aveva acquistato un gran
numero di piatti, tazze, stoviglie e altri accessori da tavola, tra
cui le tovagliette, i cestini del pane e le flute di
champagne. Tutti prodotti destinati ai viaggi di fascia alta, crollati d’un
botto dall’inizio della pandemia. È per questo motivo che la compagnia ha
deciso di disfarsi di tutti quegli accessori che non serviranno, almeno
nel breve periodo.
Un’operazione da non sottovalutare
affatto: secondo quanto rivelano fonti d’oltremanica, l’affare potrebbe
permettere a British Airways di recuperare circa 2,2 milioni di sterline (circa
2,5 milioni di euro).
Ma a quanto pare è nemmeno la
prima volta che una compagnia aerea utilizza queste modalità per
recuperare fondi: secondo quanto annunciano i media inglesi in Gran Bretagna anche
altri operatori del settore potrebbero presto seguire l’esempio di British
Airways.
Roba da non credere, soprattutto perché
i prodotti al momento stanno andando addirittura a ruba: tra collezionisti
improvvisati e raccoglitori di stranezze, non manca di certo chi ha voluto dare
una mano alla compagnia aerea, acquistando piatti e stoviglie nella speranza
che possa aiutare a salvare i suoi impiegati.