Salute: l'importanza della valutazione dello stress ossidativo per monitorare il nostro corpo

Mentre il pericolo Coronavirus invade ormai l’Italia e si appresta a diventare emergenza a livello mondiale, porre l’attenzione sul proprio corpo e sul benessere rinforzando le proprie cellule e aiutando le proprie difese immunitarie a combattere eventuali attacchi esterni diventa primario.

In effetti quando alcune cellule che compongono il nostro corpo non funzionano adeguatamente si ha uno stato patologico delle stesse spesso sintomo di svariate malattie. Una misura delle condizioni delle nostre cellule arriva attraverso lo studio di un parametro particolare, lo stress ossidativo: “Esso è definito come una condizione patologica che si viene a creare in un organismo vivente nel momento in cui si verifica un incremento di radicali liberi, e/o una riduzione delle difese antiossidanti dell’organismo”, spiega la dottoressa Anna De Maio responsabile delle analisi che vengono effettuate per valutare questo parametro presso il Dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli.

È stato dimostrato infatti che lo stress ossidativo gioca un ruolo fondamentale anche nel complesso processo multifattoriale responsabile alterazioni morfo-funzionali proprie dell’aging.
Ma non solo: una eccessiva produzione di Ros (specie reattive dell’ossigeno, ossia una famiglia molto dannosa si radicali liberi) è coinvolta direttamente nel danno cellulare e tissutale che si riscontra in almeno 50 diverse patologie tra cui malattie cardiovascolari, patologie neurodegenerative, osteoporosi, cancro, e tante altre.

Per questo motivo la valutazione dello stato ossidativo della cellula rappresenta una strategia vincente per il clinico, in quanto consente di determinare lo stato di salute delle cellule e di conseguenza dell’intero organismo. 
 “Questa indagine deve essere eseguita annualmente dai soggetti che vengono considerati “sani”- continua la dottoressa De Maio – e ogni sei mesi da persone in cui sono già manifeste una o più patologie correlate allo stress ossidativo.  Nel primo caso, l’analisi ha un ruolo altamente predittivo, perché una elevata concentrazione di Ros costituisce un precoce campanello dall’allarme x il paziente, che dovrà essere sottoposto ad una corretta alimentazione coadiuvata dall’ utilizzo di opportuni integratori ed opportuni controlli. Nelle persone affette da patologie e sottoposti a terapia medica, invece, l’analisi rappresenta uno strumento per monitorare lo stato di salute del paziente e l’efficacia del trattamento”.

Secondo il consiglio dell’esperta è bene dunque monitorare tali paramentri per avere sotto controllo lo stato del nostro corpo e in un periodo in cui il coronavirus invade anche l’Italia è bene che il nostro organismo sia perfettamente funzionante affinché sia in grado di affrontare l’attacco del virus.