Rimbomba il successo del premio Malafemmina,
giunto alla sua 15esima edizione: una kermesse raffinata in onore del principe
della risata, Totò. Da qui il nome della manifestazione attentamente organizzata
da Barbara Carere e Giuseppe Della Corte con la direzione artistica di Alfredo
Calfizzi. Sul palco tantissimi artisti napoletani con la conduzione di Francesco
Mastandrea e fra i premiati nomi importanti provenienti dal mondo
dell'editoria, imprenditoria, giornalismo, spettacolo, musica, sport, tv e
cultura, il tutto nella splendida cornice di Villa Doria a Capodimonte.
Fra i cantanti gli Audio 2 che
hanno riproposto i loro cavalli di battaglia che fanno parte della storia della
musica italiana insieme alle canzoni scritte per Celentano, ma anche la
splendida voce di Valentina Stella con i suoi storici musicisti Lino Pariota e
Giampaolo Ferrigno, e poi Emiliana Cantone, Cinzia Caserta, Anna Capasso,
Rosario Miraggio, Andrea Sannino, Ivan Granatino, Mister Hyde e tanti altri.
Presente anche lo staff di Made in Sud con Antonio D’Ausilio, Peppe Laurato, le
Sex and the Sud, Paolo Caiazzo, Peppe Iodice accompagnati da Nando Mormone e
Mario Esposito e fra gli attori premiati Francesco Paolantoni, Patrizio
Rispoli, Marco Palmieri, Antonio Buonanno, Valentina Acca, Ernesto Lama,
Rosalia Porcaro e Fabiana Deger e tanti altri.
Una serata all’insegna dell’arte napoletana:
“Siamo contenti di essere presenti in questa splendida serata – commentano gli Audio 2 – a volte i
nostri compaesani dimenticano le nostre origini, forse per il tipo di musica
che proponiamo maggiormente apprezzata a livello nazionale. Nemo propheta in
patria, nel nostro caso. Ma questa sera abbiamo avuto il piacere di condividere
i nostri successi con i napoletani e con i colleghi delle nostre terre”. E a concludere l’evento le parole di Barbara
Carere: “Anno dopo anno il Premio Malafemmina porta avanti con orgoglio la
responsabilità di ricordare un grande artista come Antonio de Curtis e in suo
onore tutti i napoletani che si distinguono nei rispettivi campi. Sono contenta
di poter contribuire a valorizzare le nostre origini e una terra a volte ancora
schiacciata dai luoghi comuni. Napoli e la napoletanità sono molto di più”.