Champions: Milan-Tottenham 1-0 – Calcio


Milan batte Tottenham 1-0 (1-0) nella partita d’andata degli ottavi di finale della Champions League disputata sul terreno dello stadio Giuseppe Meazza di Milano. Il gol: nel primo tempo Brahim Diaz al 7′. Un’impresa per gli uomini di Pioli che si lasciano alle spalle la crisi in campionato. La partita di ritorno è in programma a Londra mercoledì 8 marzo, alle ore 21.  cronaca  PSG-Bayern 0-1 cronaca

GOL AL 53′! Paris Saint Germain 0, Bayern Monaco 1. Kingsley Coman (Bayern Monaco) un tiro di destro da centro space palla indirizzata nel centro della porta. Help di Alphonso Davies con cross.
GOL AL 7′! MILAN-Tottenham 1-0
. Rete di Brahim Diaz. Dopo la conclusione tentata da Theo Hernandez, Brahim Diaz arriva per primo sulla seconda respinta di Forster e insacca in rete.

File assoluto d’incasso allo stadio Giuseppe Meazza di Milano, con 9.133.842 euro, che rappresenta una cifra mai raggiunta in Italia. Per l’andata degli ottavi di finale di Champions League fra Milan e Tottenham, 74.320 gli spettatori presenti nell’impianto milanese.

Minuto di silenzio prima della partita in memoria delle vittime del terremoto in Turchia e Siria, ma minuto di raccoglimento rovinato da insulti advert Antonio Conte da parte di un tifoso rossonero, approfittando di uno stadio in rispettoso raccoglimento.

MILAN (3-4-2-1): Tatarusanu – Kalulu, Kjær, Thiaw – Saelemaekers, Tonali, Krunić, Theo Hernández – Brahim Díaz, Leão – Giroud. A disposizione: Mirante, Nava, Ballo-Touré, Calabria, Gabbia, Pobega, De Ketelaere, Messias, Origi, Rebić. All. Stefano Pioli.
TOTTENHAM (3-4-3): Forster – Romero, Dier, Lenglet – Emerson Royal, Sarr, Skipp, Perišić – Kulusevski, Son, Kane. A disposizione: Austin, Whiteman, Devine, Davies, Porro, Sánchez, Tanganga, Danjuma, Richarlison, Lucas Moura. All. Antonio Conte.

Sarà stata l’adrenalina delle observe di Handel, riadattate dalla sigla della Champions, ma la musica di San Siro è una marcia trionfale, nel ritorno al ballo delle grandi del Milan di Pioli. Che fa suoi gli ottavi d’andata di Champions, ritrovandosi una squadra leggera sulle gambe e nello spirito. Davanti ai 74.320 di San Siro, con l’incasso file di sempre in Italia da 9,1 milioni, Pioli schiera sui binari laterali Theo Hernandez e Saelemaekers, a supporto di Brahim Diaz come esterno alto sulla fascia di Ivan Perisic. Il croato, all’ingresso in campo, abbraccia calorosamente Pioli, suo allenatore all’Inter.

È un benvenuto in stile-derby per l’ala tattica ex nerazzurra e per Antonio Conte, quello riservato dalla Sud, che non risparmia neanche i trascorsi juventini di Kulusevski. Da quella parte, Pioli regala l’esordio in Champions a Thiaw, capace di bagnare il debutto con un lancio per Theo Hernandez: il capitano rossonero vince il contrasto aereo con un altro ex tesserato bianconero come Romero, entra in space e scarica un primo sinistro su Forster, bravissimo advert aprire la mano per dire no alla ribattuta di Diaz. Ma, sul tap-in, del numero 10 di Pioli, di testa, il Tottenham si trova subito a dover rincorrere, quando di secondi ne sono trascorsi 384. C’period un digiuno ben più lungo, cui mettere wonderful, perché i rossoneri mancavano dalla fase a eliminazione della Champions dal 4-1 contro l’Atletico Madrid dell’11 marzo 2014: 3.262 giorni dopo, sul prato di San Siro, si sono ritrovati gli ultimi due allenatori scudettati, ma anche le quinte forze dei rispettivi campionati. Un equilibrio teorico che il campo smentisce nei fatti, almeno per i primi 45′. Con il Milan che ha le fiammate più veementi e con gli inglesi che scelgono la through della costanza e dei traversoni pennellati da Son, prima per la testa di Dier, poi per quella di Kane. Il baricentro degli ospiti si alza gradualmente, con il Milan che accetta di difendere al limite dell’space. L’unico vero brivido per i rossoneri allo scadere: Kulusevski lancia Son nello spazio, destro su Tatarusanu e Kane che in ribattuta centra la traversa, prima della smanacciata del portiere dei rossoneri e della tardiva segnalazione di fuorigioco dell’assistente.

Jerry Cardinale e Paolo Scaroni, in tribuna, poco sopra Andriy Shevchenko, vedono un Milan che al cambio campo riparte in avanti. Poi, come nel primo tempo, il Tottenham torna a riprendere metri. Il ritmo resta alto, per le occasioni occorre attendere che De Ketelaere riceva la staffetta di Diaz e alla prima di testa, su torre di Guroud che anticipa Skipp, piazzi fuori dallo specchio poco dopo la mezz’ora. Neanche il tempo di disperarsi che il Milan avrebbe una nuova likelihood per il raddoppio: sempre di testa, ma sull’altro palo, con Thiaw che incrocia fuori. La stanchezza dei 22 in campo, nel finale, allarga gli spazi e aumenta le imprecisioni in chiusura, ma il risultato non cambia. Così per il Milan il triplice fischio suona come una liberazione: l’1-0 al Tottenham nella serata di San Valentino come primo ballo, il nuovo appuntamento per l’8 marzo. Quando si capirà se per l’esperienza europea dei rossoneri sarà davvero tempo di mimose.

Champions: il Paris Saint-Germain ko in casa, gioia Bayern – Un gol del francese, ed ex di turno, Coman regala al Bayern Monaco la vittoria al Parco dei Principi di Parigi contro il PSG, nell’andata degli ottavi di finale della Champions League, che oggi ha riaperto i battenti. Il risultato è bugiardo e avrebbe potuto assumere connotati diversi, premiando sempre i tedeschi, che hanno preso fin da subito in mano il comando delle operazioni e hanno schiacciato gli avversari nella propria metà campo. Il Bayern Monaco va al tiro dopo soli 28″, con Choupo-Moting, che non inquadra la porta. E’ un brutto presagio per i padroni di casa, che vengono dominati. La compagine di Julian Nagelsmann non ha il merito di tradurre in occasioni, o ancor meglio gol, la mole di gioco sviluppata. Il primo tempo non è un granché e il PSG fa fatica a destarsi, peggio gli vanno le cose nella ripresa, allorché Coman, sfruttando un cross del neoentrato Davies, ma soprattutto un clamoroso errore di Donnarumma – che si fa passare il pallone sotto il corpo – firma il gol-partita. Galtier, tecnico dei parigini, getta nella mischia Mbappé, che non è al meglio, ma è la ‘sua’ squadra a correre i rischi maggiori: Donnarumma salva. La frittata, tuttavia, period già cotta e servita. Nel finale c’è spazio per un gol annullato al Paris e per l’espulsione di Pavard per un fallo su Messi che, solo nel finale, si rende pericoloso. Il Bayern ha mezza qualificazione in tasca, il Paris Saint-Germain un Everest da scalare. In caso contrario andrà incontro all’ennesimo tonfo europeo.





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